Vincenzo Castaldi. Powered by Blogger.
martedì 25 ottobre 2016

19:28:00

...Tra le varie tradizioni gastronomiche napoletane, in questo periodo di inizio novembre si usa mangiare il “torrone” che viene anche detto torrone dei morti...



















Dal 31 ottobre al 4 novembre si festeggia il periodo dei morti e dei santi, ci sono innumerevoli commemorazioni per questa festività, non solo la tanto conosciuta Halloween, introdotta negli ultimi anni, ma alcune tradizioni proprie del Sud Italia.






C'è l'usanza di preparare, in memoria dei defunti, delle tavolate di abbondanza, un segno per gratificare le loro anime, la cultura popolare vuole che si debba lasciare un posto vuoto a tavola e, addirittura, l'acqua per farli dissetare, 
festa molto sentita è legata ad una tradizione popolare molto antica, si mangiano e cucinato piatti tipici e ci si riunisce con la famiglia. 






dolci dei morti sono un modo per esorcizzare la paura della morte, tra questi quello più consumato a Napoli è sicuramente il "torrone", infatti in Campania si prepara proprio il "torrone dei morti", non è come il classico torrone italiano ma è composto da un guscio di cioccolato duro e da una parte morbida, dalla forma di una bara. 






A Napoli il rispetto verso i morti è motivo di festa, attraverso precisi rituali, il torrone si prepara in casa e si "accolgono" i defunti tra il 1 e il 2 novembre.






Il Torrone napoletano è morbido a base di cacao, arricchito da vari ingredienti, che ne rendono il gusto particolare, infatti lo si trova con nocciole, mandorle, cioccolato fondente, pistacchi, bianco o color cioccolato, molto buono è anche quello più duro con miele, infatti nella città di tanti maestri cioccolatieri ne possiamo trovare di tutti i gusti e di tutti i tipi, anche con tante variante più moderne.






Particolari e caratteristiche sono le famose "bancarelle" che in questo periodo dell'anno affollano le strade e i vicoli di Napoli, vendendo il torrone in tutte le sue forme e gusti, le caramelle e quella che noi attualmente definiamo frutta secca, che a Napoli chiamiamo "o spass" da "passatempo", così proprio perché sbucciare la frutta secca rappresentava uno spasso ed un passatempo per le classi popolari, ed anche perchè i venditori ambulanti anticamente urlavano, per farsi sentire nelle case, "accattateve 'o spass"...






qui di seguito vi segnaliamo le migliori pasticcerie o cioccolaterie di Napoli, che producono torrone artigianale:






















































































































































































Napulèblog
















































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